Ti ho incontrato oggi  in un viale

reso deserto dalla canicola estiva,

e vedo ancora sul tuo viso

il resto di lampi di vita passati,

 

e tutto il tuo coraggio disegnato

in un sorriso che riflette i raggi

di un sole crudele, che brucia

quel che resta di una corsa.

 

Prode di una guerra e martire

dell’inerzia di un’idea,

o dell’odio degli dei

vivi sepolto sotto una lastra

 

di ghiaccio che imbianca il tuo capo

e raffredda il tuo cuore,

e non c’è paladino che possa correre

a tirarti fuori da tanto sepolcro.

 

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